lunedì 23 aprile 2012

hunter hunted

Capita che ti fissi con una certa persona. Qualcuno che non conosci ma che vedi ogni giorno, magari perché lo incroci sulla via di casa. Non sai perché ti ha colpito, non ha nemmeno un segno particolare in viso o nel corpo, o financo nell’incedere ma tu ti ci fissi lo stesso. Chi è? Dove va? Cosa fa per vivere?
Ma poi perché vuoi saperlo? Sei sicuro che se avessi le risposte alle domande che ti fai su di lui perderebbe qualsiasi motivo d’interesse. E allora continui a guardarlo di sottecchi, facendo attenzione a non farti scoprire mentre lo segui con lo sguardo, cercando nella sua figura il motivo della tua curiosità.
Capita che magari qualche giorno tu non lo incroci, non lo veda neanche di sfuggita, e allora il mondo diventa sbagliato, perché non c’è lui, e se non c’è lui chissà quante altre cose potrebbero non esserci più, e forse lui non c’è perché non vuole più esserci, forse ha cambiato strada, o forse ha cambiato vita, o forse una vita nemmeno ce l’ha più.
Capita che il giorno dopo riappaia, ed il mondo ritorna al suo posto, perché se c’è lui c’è anche tutto il resto. Però oggi c’è qualcosa di diverso, che non riesci a definire.
E c’è pure l’indomani. Ed anche il giorno dopo. E tu non capisci cos’è.
Capita che un giorno, mentre tu lo guardi come sempre, lui ti restituisca lo sguardo, ed allora capisci.

Capisci che la certa persona potresti essere anche tu.

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