mercoledì 24 novembre 2010

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Cosa si scrive quando si compiono gli anni? I ringraziamenti agli auguri ricevuti, certo; ma dato che sto scrivendo quello che sto scrivendo prima che abbia avuto modo di riceverne, devo trovare qualcos’altro.

Potrei scrivere di tante cose: di come ogni anno vorrei compiere 20 anni, della bellezza del bacio di Lisa dato la mattina del compleanno (che NO, non è lo stesso degli altri giorni), della inevitabile malafigura che accucchierò quando mia madre verrà in agenzia dove lavoro a farmi gli auguri FORTISSIMO, oppure ancora del fatto che fino ad una certa età (da piccolino insomma, mica da 20enne!) ho sempre pensato che il mio compleanno fosse un giorno speciale per tutti, mentre poi mi sono reso conto che chi andava a lavorare continuava a farlo tranquillamente, chi non mi conosceva non mi fermava per strada per farmi gli auguri ed, in definitiva, niente fuochi d’artificio in Piazza Europa insomma.

Però ripensandoci, mi sa che è proprio di ringraziamenti che devo parlare. Ma non quelli per il compleanno, quelli ve li farò ad uno ad uno; questi sono i miei ringraziamenti per una cosa che fate sempre nei miei confronti, ogni giorno ed ogni attimo della mia vita.

ESSERCI.

Perciò grazie.

Grazie perchè non ho ancora ben capito il motivo per cui qualcuno/a dovrebbe decidere volontariamente di essere amico/a di una persona fondamentalmente tendente alla misantropia come me, e nonostante ciò mi dona il suo tempo, il suo sorriso, e la sua mano quando la chiedo. Grazie anche a questo stesso qualcuno, perchè chiedendo il MIO tempo, il MIO sorriso, e la MIA mano, mi accorda una fiducia che io stesso certe volte non mi darei.

Grazie a chi negli anni ha avuto la voglia e la gioia di condividere con me la propria passione per la musica; mi ci vorrebbero un centinaio di righe solo per voi, ma mi limito a dirvi che è stato, è, e continuerà ad essere un onore passare del tempo con tutti voi.

Grazie alle persone che ho conosciuto negli ultimi due anni, voi sapete chi siete, non c’è bisogno che vi nomini. Siete, dopo mio figlio ovviamente (ma penso proprio che non ve la possiate prendere a male, giusto?), la cosa più bella e felice che possa succedere ad un essere umano.

Grazie alle persone che conosco da sempre, e che per le mille circostanze della vita di ognuno di noi non riesco a frequentare come si converrebbe tra persone che hanno diviso tante di quelle risate (e di quell’alcool, ma sssssssshhhh, io non ho detto niente!) che basterebbero a colmare un paio di esistenze; è come se con voi avessi SEMPRE in sospeso una bevuta, e tante volte ammetto che mi manca il non poterla fare. L’invito è sempre valido … ma SOLO se si paga alla romana ovviamente!

Grazie infine alle due persone che dividono la propria vita con me. Aprire la porta di casa e rivedervi dopo una giornata di lavoro è l’unica cosa che chiedo in regalo per il resto dei miei giorni. Solo per voi varrebbe la pena viverne altre mille, di vite così. Vi amo.

Grazie infine a tutti, nessuno escluso, per aver avuto la voglia di dedicare un minuto della vostra vita a leggere quanto ho scritto.

Io penso che lo scopo della vita di un uomo sia lasciare un ricordo di sé dentro gli altri. I grandi uomini restano immortali per le opere e le gesta, tutti gli altri possono solo sperare che ci si ricordi almeno per un po’ di loro. Io non pretendo niente di tutto questo, ma mi sono sempre dato una missioncina piccola piccola che in fondo facile non è: lasciare sempre che le persone mi dicano “ciao”, o “arrivederci”, o anche “addio”, dedicandomi un sorriso.
Questa è la mia felicità, questo il mio scopo, questa la mia speranza ed il mio buon proposito per gli anni a venire, sperando di rivedervi TUTTI, anno dopo anno, sorriso dopo sorriso.

E adesso, finalmente, è proprio l’ora dell’ultimo...

...GRAZIE.