giovedì 10 maggio 2012

rain o’er me

Il primo temporale d’autunno.

Lo sento soltanto, sono lontano dalla finestra e mi basta anche solo il rumore. La visione della pioggia l’avrò in abbondanza da oggi in poi, per cui mi godo il silenzio interrotto dalle gocce – tante gocce – che cadono, sbattono e bagnano tutto, senza fare distinzione di sesso, razze, materiali, superfici, colori, tessuti, calde anime e fredde cose.
Vien voglia di uscire per essere parte del tutto, per farsi bagnare come tutto il resto.

Non si può.

C’è da fare.

Verrà il tempo.

Verrà un altro tempo.

Verrà un’altra pioggia.

E sarà anche mia.

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